venerdì 27 marzo 2009

Szymborska

Le tre parole più strane


Quando pronuncio la parola Futuro,
la prima sillaba gia’ va nel passato.

Quando pronuncio la parola Silenzio,
lo distruggo.

Quando pronuncio la parola Niente,
creo qualche cosa che non entra in alcun nulla.

Contributo alla statistica

Su cento persone:

che ne sanno sempre piu’ degli altri
- cinquantadue;

insicuri a ogni passo
- quasi tutti gli altri;

pronti ad aiutare,
purche’ la cosa non duri molto
- ben quarantanove;

buoni sempre,
perche’ non sanno fare altrimenti
- quattro, be’, forse cinque;

propensi ad ammirare senza invidia
- diciotto;

viventi con la continua paura
di qualcuno o qualcosa
- settantasette;

dotati per la felicita’
- al massimo poco piu’ di venti;

innocui singolarmente,
che imbarbariscono nella folla
- di sicuro piu’ della meta’;

crudeli,
se costretti dalle circostanze
- e’ meglio non saperlo
neppure approssimativamente;

quelli col senno di poi
- non molti di piu’
di quelli col senno di prima;

che dalla vita prendono solo cose
- quaranta,
anche se vorrei sbagliarmi;

ripiegati, dolenti
e senza torcia nel buio
- ottantatre’
prima o poi;

degni di compassione
- novantanove;

mortali
- cento su cento.
Numero al momento invariato.

martedì 24 marzo 2009

Macchine


Le macchine di Munari, Einaudi 1942, Corraini 2008








"Occorre evitare che l'essere umano diventi una macchina utile, incapace di essere diversa da ciò per cui è stata rigidamente programmata dalla vita e dall'educazione, incapace di creatività. Se mi passate il linguaggio automobilistico, il bambino tende a cadere nello sforzo di crescere, l'adolescente tende a ribaltarsi nella fretta di crescere, l'adulto tende ad andare fuori giri perché non percepisce i limiti della sua crescita, l'anziano tende a fermarsi perché non ha fiducia nei suoi margini di crescita. Se ognuno di noi, qualunque sia la nostra età, si concedesse uno spazio di gioco, di movimento, libero da finalità immediate, credo che ne guadagnerebbero la sua salute, le sue relazioni e la sua creatività. Se questo può tranquillizzarci, si è più utili a noi stessi e agli altri se ogni tanto ci concediamo il piacere di essere anche macchine inutili"
[Fulvio Scaparro, 8 giugno 2000 Corriere della Sera]

Vedi il sito dedicato al lavoro e al pensiero (la "fantasia esatta") di Bruno Munari:

http://www.munart.org