domenica 23 marzo 2008

Gozzano, La differenza

Guido Gozzano, Opere, Torino, Utet 2006


La differenza

Penso e ripenso: - Che mai pensa l'oca
gracidante alla riva del canale?
Pare felice! Al vespero invernale
protende il collo, giubilando roca.

Salta starnazza si rituffa gioca:
né certo sogna d'essere mortale
né certo sogna il prossimo Natale
né l'armi corruscanti della cuoca.

- O pàpera, mia candida sorella,
tu insegni che la Morte non esiste:
solo si muore da che s'è pensato.

Ma tu non pensi. La tua sorte è bella!
Ché l'esser cucinato non è triste,
triste è il pensare d'esser cucinato.

giovedì 6 marzo 2008

Juan Gelman

Juan Gelman, Nel rovescio del mondo, Novara, Interlinea, 2003


Nobiltà

La poesia è pallida e nobile.
Non cambia niente, non incurva colline, non
dà un solo frutto rosso, non
fa il rumore di chi strappa
un pezzo di pane per offrire
un pezzo di pane.
Si rannicchia in un angolo e
non si lamenta.
Vive in tutto ciò che si innalza
all'aria e al nascere.
Non chiede nemmeno una visita.
Le basta quel che non è successo.

Lettera a mia madre
(...)

passai da te allo splendore del giorno/da me tu passi
alla profonda notte/con gli occhi distolti perchè ormai
più nulla restava da vedere/se non quel fine rumore che
disfa ciò che ti feci soffrire/adesso che stai
quieta
(...)