Juan Gelman, Nel rovescio del mondo, Novara, Interlinea, 2003
Nobiltà
La poesia è pallida e nobile.
Non cambia niente, non incurva colline, non
dà un solo frutto rosso, non
fa il rumore di chi strappa
un pezzo di pane per offrire
un pezzo di pane.
Si rannicchia in un angolo e
non si lamenta.
Vive in tutto ciò che si innalza
all'aria e al nascere.
Non chiede nemmeno una visita.
Le basta quel che non è successo.
Lettera a mia madre
(...)
passai da te allo splendore del giorno/da me tu passi
alla profonda notte/con gli occhi distolti perchè ormai
più nulla restava da vedere/se non quel fine rumore che
disfa ciò che ti feci soffrire/adesso che stai
quieta
(...)