"
La noia è in qualche modo il più sublime dei sentimenti umani.
Non che
io creda che dall'esame di tale sentimento nascano quelle conseguenze
che molti filosofi hanno stimato di raccorne, ma nondimeno il non potere
essere soddisfatto da alcuna cosa terrena, né, per dir così, dalla
terra intera; considerare l'ampiezza inestimabile dello spazio, il
numero e la mole maravigliosa dei mondi, e trovare che tutto è poco e
piccino alla capacità dell'animo proprio; immaginarsi il numero dei
mondi infinito, e l'universo infinito, e sentire che l'animo e il
desiderio nostro sarebbe ancora più grande che sì fatto universo; e
sempre accusare le cose d'insufficienza e di nullità, e patire
mancamento e voto, e però noia, pare a me il maggior segno di grandezza e
di nobiltà, che si vegga della natura umana.
Perciò la noia è poco nota
agli uomini di nessun momento, e pochissimo o nulla agli altri
animali."
(Leopardi, Pensieri, LXVIII)