mercoledì 21 dicembre 2011

Odysseas Elytis


XXV
UNA TRASLITTERAZIONE DEL SUONO fatta dallo sciabordare
delle piccole onde quando la luna si allontana e la casa
si avvicina alla riva, ci potrebbe rivelare molte cose. Sulle
vette dei sensi prima di tutto. Dove la gentilezza arriva
sempre prima, scavalcando la forza: un luminoso celeste
color pistacchio, il ciottolo incandescente, passi solitari del
vento sulle foglie. O altrimenti: una mètopa una cupola
che rendono lineare la natura come lo sciabordio rende
universale la lingua greca.
Impara a pronunciare bene la realtà.
(Odysseas Elytis, da Incenso al migliore)
(Nacque a Iraklion (Creta), nel 1911, da famiglia originaria dell’isola di Lesbo. Soggiornò a lungo a Parigi (una prima volta dal 1948 al ’52, una seconda dal 1969 al ’71), dove entrò in contatto con Breton, Eluard, Tzara, Ungaretti, Matisse, Giacometti, Picasso. Nel 1979 fu insignito del Premio Nobel per la Letteratura. Tra le sue raccolte, per Crocetti, Diario di un invisibile aprile)