"Mi chiamo Gerasim e quando ero piccolo le cose le chiedevo
a Paterlini. Potevo chiederle ai genitori, e ogni tanto
lo facevo, ma le risposte avevano la visuale corta, si
tenevano per cosí dire a riva, sul terreno della didattica.
Perché i padri e le madri – tutti i padri e tutte le madri
in generale ma anche i fratelli maggiori, i professori, i
parroci, i dottori di base e altre figure di riferimento piú
moderne e metropolitane come gli psicologi dinamici o
i fitness trainer, i maestri tibetani, gli architetti organici,
i visual designer eccetera – soffrono il travaglio del processo
didattico, che è un processo delicatissimo con tutta
una sua metodologia che non si può mettere in discussione
perché frutto di secoli e secoli di ricerche nel mescolarsi
degli evi e degli stadi antropogeologici delle culture,
delle epoche, delle dominazioni e via discorrendo. Quello
che voglio dire è che le risposte dei genitori non entravano
nel mistero universale".
Paolo Colagrande, Senti le rane, nottetempo 2015
mercoledì 3 giugno 2015
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