Secolo mio, mia belva, chi saprà
fissare lo sguardo nelle tue pupille,
chi incollerà con il proprio sangue
le vertebre di due secoli?
Sangue costruttore sgorga
dalla gola di cose terrene
e solo il parassita sta in ansia
sul limitare di nuovi giorni.
(...)
Tenera cartilagine di bimbo
è il secolo infantile della terra:
hanno immolato ancora una volta
come una agnello il cranio della vita.
Per strappare il secolo dalla prigionia,
per dare inizio a un nuovo mondo
bisogna intrecciare a guisa di flauto
le ginocchia dai giorni nodosi.
Osip Mandel'stam
Citato in:
Ezio Raimondi, Novecento e dopo, Roma, Carocci 2003
Giorgio Agamben, Che cos'è il contemporaneo?, Roma, Nottetempo, 2008