Né – uno – né – l’altro
avanti indietro nell’ombra dall’ombra interna a quella esterna
dall’io impenetrabile all’impenetrabile non – io tramite né – uno – né – l’altro
come tra due rifugi illuminati le cui porte una volta stavano dolcemente vicine, una volta distolte dal separarsi ancora
dolcemente
chiamato e richiamato e rispedito via
incurante del cammino, intento a questo bagliore o all’altro
inavvertito rumore di passi unico suono
poi finalmente fermo davvero, davvero assente da sé e dall’altro
allora nessun suono
allora dolcemente la luce imperitura su quell’inavvertito né – uno – né – l’altro
dimora indicibile