Se voglio troppo, non darmi niente.
Dammi una faccia allegra solamente.
(Gianni Rodari, Filastrocca di Capodanno)
"LE CITAZIONI SONO PREDONI ARMATI CHE BALZANO FUORI D'IMPROVVISO PER DERUBARE IL PASSANTE DELLE SUE CONVINZIONI" W. BENJAMIN
Se voglio troppo, non darmi niente.
Dammi una faccia allegra solamente.
(Gianni Rodari, Filastrocca di Capodanno)
Dal nove gennaio al 13 dicembre il tempo è stato un cucchiaio. Ha raccolto idee e fatti, gioie, privazioni. Li ha tenuti nella sua curva, come una mano piegata, un cono d'ombra. li ha mescolati e lasciati cadere nel fondo. Li ha salvati. Stanno lì. dentro il loro brodo. Mi affaccio al mio cucchiaio e oggi mi dico ANDIAMO AVANTI.
Per iniziare un laboratorio di scrittura a scuola con l'immancabile "Mi piace non mi piace" prendo fuori il mio "Barthes di Roland Barthes". Ci trovo il cartellino azzurro del mio letto d'ospedale a Parigi, 1982. Ripercorro il volume e la luce che emana è ancora folgorante, forse più acuta e più calda di allora. Trovo tante sottolineature che ricalcherei, trovo nuovi punti in cui soffermarmi. Scopro (non me ne ricordavo) che la traduzione è di Gianni Celati. Lo percorro in un misto di struggimento ed esaltazione e non lo ripongo, ma lo appoggio sul tavolino sopra agli "Esercizi di fantasia" di Gianni Rodari comprati da poco. Mi diverte questo s/composto binomio fantastico.