martedì 12 febbraio 2008

Maria Zambrano, Dalla mia notte oscura

Maria Zambrano, Dalla mia notte oscura, Lettere tra Maria Zambrano e Reyna Rivas (1960-1989), Moretti e Vitali, Bergamo, 2008

Madrid, 28 Nov 1989

Cara Reyna,
anche se credo che tu non ne abbia bisogno, desidero inviarti queste righe come un pegno di amore per il tuo pensiero, per la tua opera, per tutto ciò che porta il tuo nome; tuttavia, pensa alla differenza di età e di vita tra noi due, pensa alla mia vita tormentata; oggi vorrei confessarti una cosa: il giorno che sei venuta a trovarmi in Italia è stato per me come ricevere una brocca d'acqua trasparente, nè dolce nè amara. Credo che la tua vita sia stata questo, mentre per me è stato tutto l'opposto, il contrario: l'amaro, il salino e persino il vuoto.
Considera queste righe come un'introduzione al nostro epistolario. Come vedi ormai mi è stato sottratto tutto: la vista, l'udito, la musica. Mi hanno lasciata sola con l'amore.

Maria