"Bisogna amare molto il mondo, e le cose che ci sono nel mondo, anche le infime, e la luce e l' ombra che le rallegra o le incupisce, e la stessa polvere che le soffoca. Morandi ha capito, come sapevano i medievali, che "omnis mundi creatura - quasi liber et pictura - nobis est in speculum", ma senza per questo dover o voler tentare la via del simbolismo, per cui ogni creatura dice altro da sé. Il suo miracolo, la sua religiosità (vorrei dire) consiste nel fatto che egli ci ha aiutato a capire che "omnis mundi creatura" è grande e bella perché anzitutto ci racconta se stessa, e la materia di cui è fatta. E raccontandolo (o trovando qualcuno che la obbliga a raccontare) s' illumina." (Umberto Eco, Il mio primo Morandi )