mercoledì 19 dicembre 2007

Moby Dick

Hermann Melville, Moby Dick, Milano, Mondadori, 1986, trad. Cesarina Minoli

Cap. CXXXII LA SINFONIA

Era una limpida giornata di un azzurro acciaio. I firmamenti dell'aria e del mare erano appena separabili in quell'azzurro che tutto penetrava; soltanto, l'aria pensosa era di una trasparenza pura e morbida, con un'apparenza femminea,
mentre il mare robusto e virile, si sollevava con ondate lunghe, forti e lente, come il petto di Sansone nel sonno.
Di qua e di là, in alto, trascorrevano le ali nivee di piccoli uccelli immacolati: erano questi i gentili pensieri dell'aria femminina; ma avanti e indietro, negli abissi, giù, nell'azzurro senza fondo, correvano precipiti possenti leviatani, pescispada e squali, e questi erano i pensieri violenti, tormentati, assassini, del mare mascolino. Ma sebbene tanto contrastanti interiormente, il contrasto esteriore era soltanto di ombre e sembianze; quei due parevano uno, era come se il sesso soltanto, per dir così, li distinguesse.
Legato e contorto, noccheruto e nodoso per le rughe, selvaggiamente incrollabile e ostinato, con occhi ardenti come carboni ancora accesi fra le ceneri della rovina, l'inflessibile Acab stava ritto nella limpidezza del mattino: alzando l'elmo frantumato della fronte, verso la fronte celeste della dolce fanciulla.
Attraversando lentamente il ponte, dal boccaporto, Acab si sporse dalla fiancata ad osservare come la sua ombra affondasse nell'acqua e come affondasse al suo sguardo quanto più egli si sforzava di scrutarne la profondità. Ma gli amabili
aromi in quell'aria incantata parvero alla fine disperdere, per un attimo, il cancro ch'era nell'anima sua. Quell'aria serena, felice, quel cielo ridente, lo toccarono finalmente e lo accarezzarono; la terra matrigna, tanto crudele, ripugnante, ora gettava braccia affettuose attorno al suo collo caparbio, e pareva singhiozzare di gioia su di lui, come sopra uno che quantunque testardo e
traviato, ella potesse tuttavia trovare nel suo cuore di che benedirlo e salvarlo. Di sotto al suo cappello abbassato, una lagrima di Acab cadde nel mare: e tutto il Pacifico non contenne ricchezze paragonabili a quella goccia di pianto.

Anteprima del volume in lingua originale:

http://books.google.it/books?id=cyrMu-gkGQQC&dq=moby+dick&sa=X&oi=print&ct=book-ref-page-link&cad=one-book-with-thumbnail&hl=it


Lettura ad alta voce su radio tre

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