venerdì 3 aprile 2009

O tempo,


Leonardo da Vinci, Scritti letterari, 1952, p.184

O tempo, veloce predatore delle create cose, quanti re, quanti popoli tu hai disfatti, e quante mutazioni di stati e vari casi sono seguiti, po' che la meravigliosa forma di questo pesce qui morì. Per le cavernose e ritorte interiora [...] ora disfatto dal tempo paziente giaci in questo chiuso loco. Colle ispogliate, spolpate e ignude ossa hai fatto armadura e sostegno al sopraposto monte."