domenica 22 aprile 2007

Linea della bellezza

Peter Handke, Saggio sulla giornata riuscita,
Milano: Garzanti, 2005


Nella giornata riuscita si farà di nuovo giorno nel mezzo della giornata. Qualcosa mi smuoverà, e sarà una duplice mossa: che andrà di là di me, e dentro di me, interamente. Alla fine della giornata riuscità alzerò la fronte per dire che una buona volta ho vissuto come si deve, e lo dirò a fronte così alta che questa sfrontatezza sarà l'esatto opposto del mio guscio innato.
(...)
La Line of Beauty di Hogarth in verità non è incavata nella tavolozza, ma tesa sopra come una fune arcuata, o la corda di una frusta. La giornata riuscita e la concisione. (...) La giornata riuscita e la gaia attesa. La giornata riuscita e lo smarrirsi per scoprire. (...) Chi parla a chi, qui? Io parlo a me. La quiete da corvi pomeridiana. Il correre del bambino, ancora e sempre, sotto il vento. E ancora e sempre, lassù in alto, ecco pendolare per te le palline del platano: "il cuore non c'è più" (tradotto dal francese). E ancora e sempre nel fruscìo, sia pure della ramaglia rinsecchita di una quercia, io divento tu. Che cosa saremmo, noi, senza il fruscìo? E qual è la parola che gli corrisponde? Il Sì (senza voce).